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BERLINO – Un scelta coraggiosa e allo stesso tempo controcorrente se si considera quanto avviene nel nostro paese.
Oggi il governo di centro-destra guidato da Angela Merkel ha approvato un’importante modifica al codice penale che nei fatti dà la massima libertà ai giornalisti e a tutti gli organi di stampa .
La legge prevede che non sarà più possibile perseguire i giornalisti per violazione del segreto su notizie riservate. Mentre saranno inasprite le pene, fino a cinque anni di reclusione, per i pubblici funzionari che le diffonderanno. [MORE]
Questo decreto nasce dal fatto che la libertà di stampa è un valore democratico irrinunciabile per la Germania e la legge deve poter “proteggere” i giornalisti, soprattutto quando diffondono informazioni riservate o segreti istruttori.
La premier, insieme al ministro di giustizia, Sabine Leutheusser-Schnarrenberger, ha voluto fortemente questa approvazione dal Parlamento, soprattutto in seguito alle polemiche scoppiate dopo il caso “Cicero”. Si tratta del mensile di Amburgo che nel 2007 fece ricorso alla magistratura per una perquisizione effettuata nei suoi locali dalla polizia, a seguito della pubblicazione di un articolo che criticava, con informazioni molto dettagliate, il mondo politico e i servizi.
Dunque in Germania mai più un “caso Cicero” mentre, al contrario, in Italia governi sia di destra che di sinistra tentano in tutti i modi di mettere un bavaglio sia ai giornalisti che alla rete.
Mai come questa volta il luogo comune: “sono avanti di 20 anni” calza a pennello!
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