Ilva, Renzi sfida l'Ue con un decreto legge << Risaneremo Taranto >>
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ROMA, 23 DICEMBRE 2014 – Domani al Consiglio dei Ministri approderà un decreto legge che prevede per l’acciaieria Ilva di Taranto l’amministrazione straordinaria, secondo quanto prescritto dalla legge Prodi-Marzano per la ristrutturazione delle grandi imprese. [MORE]
Quello dell’Ilva è un complesso rompicapo, la cui complessità si articola fondamentalmente su due punti, occupazione e salute: da un lato la necessità economica e il bisogno occupazionale legato alla produzione di un acciaio di alta qualità, dall’altro l’elevata concentrazione tumorale, specie infantile, e i decessi di residenti e lavoratori.
Corrado Carrubba, sub commissario all’ambiente, e Ippazio Stefano, sindaco di Taranto, hanno garantito il rispetto delle normative di tutela ambientale previste nell’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale). Il sindaco ha poi aggiunto, dopo un colloquio con il sottosegretario Graziano Delrio, la possibilità di bonificare il Mar Piccolo, il quartiere Tamburi, la città vecchia e il porto con notevoli assicurazioni in rapporto al mantenimento occupazionale.
Da domani, vi sarà dunque un nuovo commissario per l’Ilva con possibilità di plurima nomina, data l’eccezionalità del caso, che dovrà tentare di recepire nuovi finanziamenti per assicurare gli stipendi dei 14.467 dipendenti del gruppo. Finanziamenti che potrebbero provenire, in parte, dalla Cassa Deposti e Prestiti garantita dal Tesoro, una partecipazione statale che potrà donare nuova vita all’acciaieria, industria che, ha affermato il commissario governativo Piero Gnudi, guadagnava molto in passato, risparmiando però sull’ambiente.
E proprio in merito al tema ambientale e al rispetto delle prescrizioni Aia è intervenuto il premier Renzi affermando la volontà di non sottomettersi a lesive disposizioni comunitarie << Io sono più fedele agli impegni con i bambini che a qualche regolamento astruso dell’Ue. Faremo il risanamento ambientale >>.
Fonte foto: lagazzettadelmezzogiorno.it
Ilary Tiralongo