Guidava ubriaco l'uomo che ha distrutto una famiglia sulla Sassari-Olbia

giovedì 3 ottobre, 2013

CAGLIARI, 3 OTTOBRE 2013- Era ubriaco l’uomo al volante dalla Golf che ha innescato il drammatico incidente verificatosi nel pomeriggio di mercoledì sulla Sassari-Olbia costato la vita a una coppia di Ozieri. Lo hanno rivelato i test effettuati dalla Polizia Stradale di Sassari; al momento dello scontro avvenuto all’altezza del bivio per Ardara, Mario Serra, trentaquatrenne originario di Orune, aveva una percentuale di alcool nel sangue ben quattro volte superiore alla soglia consentita.[MORE]

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’auto di Serra avrebbe prima urtato una Chrystler guidata da un immigrato equadoregno e poi si sarebbe schiantata a folle velocità contro la Punto su cui viaggiava la sfortunata famiglia di Ozieri che ha pagato a caro prezzo questo terribile appuntamento col destino. Sarebbe morto sul colpo Mario Zintu, il cinquantottenne conducente della Fiat speronata da Serra; sua moglie, Franca Aini di 48 anni, è invece deceduta poco dopo nonostante i tentativi di rianimarla intrapresi dai soccorritori, giunti prontamente sul posto. Purtroppo anche i due figli della coppia, che viaggiano con i genitori, hanno subito pesanti ripercussioni. Salvatore, di 24 anni, è ricoverato al San Francesco di Nuoro in gravi condizioni, mentre il ventenne, Claudio, che ieri in un primo momento era stato dato per morto, si trova nel reparto di rianimazione dell’Ospedale di Sassari, dove lotta per la vita.

Gli uomini dell’elicottero e delle ambulanze del 118, supportati dai Vigili del Fuoco, che hanno lavorato alacremente per estrarre i feriti da un groviglio di lamiere, hanno cercato con tutte le loro forze di ridurre al minimo il bilancio dell’incidente in una situazione non facile, viste le conseguenze del terribile impatto. Oltre agli occupanti della Punto, anche lo stesso Serra, guidatore della Golf che ha causato l’incidente, e un compaesano che viaggiava con lui, sono stati trasportati in ospedale.

(foto da: www.lanuovasardegna.gelocal.it)

Vanna Chessa

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