Giallo di Avetrana: ulteriori perizie su una dozzina di cinte
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AVETRANA (TA) - Ieri mattina Luigi Strada, il medico legale incaricato di compiere l'autopsia sul corpo di Sarah Scazzi, ha preso in esame il materiale sequestrato dai carabinieri lo scorso sabato in casa Misseri. Si tratta di una cinquantina di cinture, 18 delle quali ritrovate nella stanza di Sabrina Misseri. I carabinieri hanno anche sequestrato, su indicazione di Michele una cinta di cuoio bianca, lunga 115 centimetri e larga 3,3 intorno alla quale potrebbe ruotare tutto il giallo di Avetrana.[MORE]
Questa sarebbe infatti “compatibile con i segni trovati sul collo della vittima” ha affermato Luigi Strada che attenderà a breve le conferme del Ris di Roma. L'arma del delitto, rinvenuta nella Seat Mirabella dello zio Misseri, potrebbe essere stata usata da Sabrina per strangolare la cuginetta. Michele ha infatti raccontato venerdì scorso ai carabinieri di Taranto che il cadavere di Sarah giaceva, quel famoso 26 agosto, nel garage della sua abitazione con al collo quella stessa cintura bianca trovata dalla polizia. Poi, secondo la sua ultima versione dei fatti, per scagionare la figlia, avrebbe deciso di aiutarla ad occultare il cadavere, e si sarebbe servito di una corda di canapa, trovata invece nel portabagagli della Opel Astra normalmente utilizzata da Cosima Serrano, per calare il corpo della nipotina in un pozzo nei pressi della contrada Mosca.
Dunque saranno rivelatori gli esami dei carabinieri del Ris di Roma sia sulle cinture che sulla corda per verificare l'attendibilità delle ultime dichiarazioni dello zio Michele Misseri che, a detta dei legali, ha già cambiato radicalmente quattro versioni in un mese.
In foto Sabrina Misseri (immagine tratta da www.bari.repubblica.it)