Diluvio di polemiche per "Noah" di  Darren Aronofsky
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Diluvio di polemiche per "Noah" di Darren Aronofsky

giovedì 13 marzo, 2014

NAPOLI, 13 MARZO 2014 - Il 10 aprile nelle sale italiane arriverà il kolossal biblico, Noah, di Darren Aronofsky, regista del conturbante Il Ciglio Nero.

Il film, scritto da Ari Handel, si baserà sulla storia di Noè, tratta dal libro della Genesi, ma non sarà un'interpretazione letterale, bensì un adattamento cinematografico che racconterà gli sforzi commessi del biblico patriarca per proteggere la sua famiglia dal catastrofico diluvio imminente.

A far parte di questa produzione da 130 milioni di dollari, ci saranno molti volti noti del cinema come Russell Crowe (Noah), Anthony Hopkins, Jennifer Connelly ed Emma Watson.

Proprio quest'ultima, in questi giorni che precedono l'uscita del film, ha presentato simpaticamente il trailer ufficiale, dal quale si evince tutta l'epicità, d'interpretazione "Aronofskyiana", che ci attende. [Vedi video in basso]

Purtroppo però, il diritto di rilascio di questa importante produzione americana è stato respinto in alcuni paesi del Medio Oriente a causa del modo in cui viene raccontata la storia del profeta di Allah.

Le polemiche si sono estese a macchia d'olio sia sui giornali che sul web e ad oggi, tra i paesi in cui sarà vietata la pellicola ci sono gli Emirati Arabi, il Qatar, il Bahrain, alcuni paesi del Nord Africa, e forse Kuwait e Giordania, dove la questione è ancora in fase decisionale.[MORE]

Pochi giorni fa, in Egitto, (dove il film uscirà nelle sale il 26 di questo mese) è stato rilasciato dalle autorità sunnite dell'istituto musulmano al-Azhar, un comunicato stampa che accusa il film di "non essere rispettoso nel confronti dei sentimenti musulmani". È stato, dunque, ribadito il divieto di rilascio della pellicola e di qualsiasi produzione che ritragga i profeti di Allah, i messaggeri e i compagni del Profeta, precisando che "tutti i film di questo genere sono contrari alla fede e alle basi della Sharia Islamica".

Ovviamente la Paramount, casa di produzione di Noah, ha replicato, sottolineando che il film non è e non vuole essere una trasposizione letterale del racconto della Genesi, ma tali parole non si sono rilevate sufficienti per far cambiare idea alle autorità religiose.

Lo stesso Russell Crowe, visto il polverone religioso nel quale si trova immerso il film di cui è protagonista, ha scritto al Papa, tramite il social Twitter, per invitarlo alla visione di questo discusso kolossal biblico.

Nonostante le acque amare nel quale sta navigando, Noah di Aronofsky resta uno del film più attesi del prossimo mese, non ci resta dunque che assaporarne il trailer e sperare in un "ending" meno eroico e più profetico, così da non alimentare ancor di più il fuoco delle polemiche.

[Fonte: cinema.excite.it - Bestmovie]

Marcella Cerciello [www.cinemarcy.blogspot.com]
 


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