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MONTAZZOLI (CH), 14 MARZO 2014 – Poco più di un mese fa, nell’ambito dell’inchiesta “Il Vate”, erano stati confermati i domiciliari a tre mesi per l’ex assessore alla cultura, Luigi De Fanis, ma la sua sorte sembra cambiata: il tribunale del gip di Pescara, infatti, ha accolto la richiesta dei difensori ottenendo per De Fanis l’obbligo di dimora. [MORE]
L’obbligo di dimora è, di fatto, la possibilità per l’imputato di uscire dalla propria abitazione pur rimanendo nei limiti territoriali del proprio Comune e delle sue frazioni. Oltre all’ex assessore, anche la segretaria Lucia Zingariello, indagata insieme a Ermanno Falone, rappresentante legale dell’associazione “Antico Abruzzo”, e Rosa Giammarco, responsabile per la Promozione Culturale della Regione Abruzzo, dopo un primo periodo di domiciliari, è tornata in libertà.
I reati di concussione, truffa aggravata e peculato verranno ridiscussi il prossimo 15 aprile nel Tribunale di Pescara, quando si svolgerà l’incidente probatorio. La procura cerca di far luce riguardo le modalità di erogazione dei contributi regionali, in base alla legge n°43/73 sulle manifestazioni culturali, e, pertanto, De Fanis dovrà rispondere dei suoi rapporti con Andrea Mascitti, l’imprenditore che ha denunciato il fatto, nonché dei sui viaggi a Roma e a Bologna.
Erica Benedettelli
[immagine da abruzzonotizie]