Crisi di governo, cresce l'ipotesi Gentiloni. M5s, Lega e Berlusconi: subito al voto
Politica Lazio

Crisi di governo, cresce l'ipotesi Gentiloni. M5s, Lega e Berlusconi: subito al voto

sabato 10 dicembre, 2016

ROMA,10 DICEMBRE- Inizia oggi il terzo ed ultimo giorno di consultazione del Presidente Mattarella con i grandi partiti del Paese, per ristabilire ordine in seguito alla confusione politica generata dalle dimissioni del premier Renzi, dopo la vittoria del NO al referendum costituzionale. Si fa sempre più insistente l'ipotesi di Paolo Gentiloni, attuale ministro degli Esteri, alla guida dell'Esecutivo.


Nella giornata di ieri, il Presidente ha ricevuto al Quirinale diciassette delegazioni parlamentari di gruppi politici minori, i cosiddetti “peones”, che sono compresi nei Gruppi misti di Camera e Senato, tra cui: Civici e innovatori, Fare! di Flavio Tosi, Demcrazia solidale-Centro democratico di Bruno Tabacci, Movimento partito pensiero e azione di Antonio Piarulli e Alternativa Libera-Possibile da Civati e Artini.


Presenti anche piccoli gruppi etnici come Usei (Unione sudamericana emigrati) guidato dalla prima deputata brasiliana R.Bueno; Südtiroler Volkspartei (SVp) guidata da Karl Zeller, rapppresentante della popolazione tedesca presente nella Provincia autonoma di Bolzano; la Minoranza linguistica della Val d'Aosta, divisi in varie sigle e guidati Marguerettaz e Laniece.[MORE]


Fra i volti più conosciuti anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, accompagnata da I. La Russa, mentre l’unico gruppo con maggior peso è la Lega Nord, il cui vice segretario ha dichiarato: “Non ci interessa la legge elettorale basta che si voti il prima possibile. Ci sono leggi già usate che in un sol giorno possono essere reinserite nell'ordinamento.”


Nel pomeriggio ha seguito le consultazioni da Palazzo Chigi il premier dimissionario Renzi, che ha incontrato per due volte il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni (PD), nella mattinata affiancato da Padoan dalle dodici e trenta, mentre la sera è arrivato anche Franceschini. Il doppio incontro ha attirato molto l’attenzione e da diverse fonti pare che il ministro Gentiloni sia il candidato del PD per prendere in mano le redini del governo.


Tuttavia sono molti i partiti che esortano ad un ritorno tempestivo alle urne, senza passare per un altro governo, come il M5s, in cui Di Battista ha affermato: ”Non vogliamo discutere mesi e mesi con i partiti sulla legge elettorale. Vogliamo una versione di questa legge approvata dalla corte costituzionale, che auspichiamo arrivi in gennaio".

La Lega Nord è dello stesso parere, e il leghista Giorgetti aggiunge: "Noi leggiamo nella sonora bocciatura del popolo italiano il fatto che Renzi si ritiri da qualunque responsabilità". Difatti era stata fatta menzione da più voci che il premier potesse non lasciare il suo ruolo ma lo stesso Renzi non concepisce questa possibilità in quanto significherebbe non mantenere la parola data.


Inoltre, sull’ipotesi Gentiloni, Di Battista ha scritto su Facebook: “Sapete a cosa stanno pensando i politici del Pd? A quale presidente scegliere per far la legge elettorale contro il M5s senza che vi sia il rischio di oscurare Renzi che certamente si ricandiderà a Palazzo Chigi. Per questo nelle ultime ore si fa il nome di Gentiloni”, mentre Di Maio nomina Gentiloni “Avatar” di Renzi.


Per quanto riguarda la giornata di oggi, la programmazione delle consultazioni prevede il ricevimento delle forze politiche maggiori: alle ore undici Sinistra italiana- Sinistra ecologia e libertà (Si-Sel), alle undici e trenta Ala-Scelta Civica, alle dodici Ncd-Udc, alle sedici Forza Italia, alle diciassette il Movimento 5 Stelle ed infine alle diciotto il Partito Democratico.


Alcuni dei gruppi più noti si sono presentati o si presenteranno senza il loro leader, è il caso del Movimento 5 Stelle, della Lega Nord, del Partito Democratico (come vuole però la prassi), mentre Berlusconi e Alfano saranno a capo dei loro rispettivi partiti, Forza Italia e Nuovo Centro Destra.


Il Presidente Mattarella ha posto dei limiti, quali il divieto di scioglimento del Parlamento previa introduzione di un sistema elettorale omogeneo per Camera e Senato.

Il Presidente vorrebbe sanare al più presto la crisi politica di questi giorni e non si escludono novità già in serata o nella giornata di domani, in tal modo ci sarebbe un governo pronto per affrontare i mercati di lunedì e le scadenze europee date al Paese.

(foto da La Notizia Giornale.it)

Eleonora Ranelli


Autore
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