Costa Concordia, un anno dopo: quelle trentadue persone che non ritorneranno mai a casa
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ISOLA DEL GIGLIO, 13 GENNAIO 2013 – Ad un anno di distanza dal disastroso naufragio della Costa Concordia che ha causato 30 vittime, l’Isola del Giglio ricorda le vittime cadute in quella notte maledetta e si prepara a riabbracciare i sopravvissuti.
Sono ancora due i dispersi fra i naufraghi, ancora due persone i cui corpi non sono stati trovati, altre due persone che, dopo quella notte maledetta, non torneranno mai più a casa. Il relitto della Concordia è ancora lì, parzialmente inabissato, addossato su quello scoglio sommerso dal quale rischia sempre più pericolosamente di scivolare via.[MORE]
Trentadue anime perse nella notte, fra quelle acque una volta turistiche che adesso il relitto della nave rende sporche al ricordo, trentadue persone che non riabbracceranno mai i loro cari e che, a trecentosessantacinque giorni dal disastro, non si sa ancora per colpa di chi sono morte.
Non hanno ancora ricevuto giustizia le vittime della Concordia, caduti dimenticati in quello che si è trasformato in uno dei più scandalosi processi mediatici del 2012 e che promette di infiammare in maniera altrettanto vergognosa anche questo neonato 2013.
La commovente commemorazione del disastro inizierà alle 10, quando una gru riposizionerà lo scoglio che si era conficcato nel fianco della nave al suo posto, fra quelli che vanno a formare l’ammasso di rocce denominate Le Scole, contro cui la Costa Concordia si è schiantata esattamente un anno fa.
Verrà poi celebrata la messa, inaugurata una targa commemorativa sul molo dell’Isola e infine tenuto un concerto.
Alle 21 e 45 un canto intonato di sirene e campane ricorderà il terribile momento dello schianto che ha dato il via ad un disastro le cui cicatrici saranno sempre presenti nell’animo dei sopravvissuti, in quello delle famiglie delle vittime e nel ricordo di tutti gli isolani e il cui simbolo è ancora sotto gli occhi di tutti: la Costa Concordia è ancora lì, per metà negli abissi e per metà in superficie, ancora in attesa di essere rimossa.
(fonte tg24.sky.it; www.ilsecoloxix.it)
(foto it.paperblog.com)
Elisa Lepone