Cina: Congresso Pcc, Obama finisce in seconda pagina
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Cina: Congresso Pcc, Obama finisce in seconda pagina

mercoledì 7 novembre, 2012

PECHINO, 7 NOVEMBRE 2012- "Gli occhi del mondo sono puntati sulla Cina"; o almeno, così sostiene lo Xinhua, cui fanno eco il Quotidiano del popolo e l'aggiornatissima pagina web dell'agenzia Nuova Cina.


I titoloni della stampa internazionale, la famosissima foto dell'abbraccio tra Barack e Michelle Obama, la cascata di congratulazioni e auguri da parte dei leader di mezzo mondo non sembrano tangere particolarmente i giornali più venduti nel gigante asiatico, che anche oggi dedicano spazio a questioni di politica interna, relegando in seconda pagina (addirittura sotto il notiziario del traffico) l'esito delle elezioni americane.[MORE]


"Colpa" di quel Congresso del Partito Comunista che comincerà domani, e che dovrà decidere chi sarà alla guida del Paese per i prossimi dieci anni; ecco quindi che banner rossi, immagini di mastodontiche decorazioni, dichiarazione dei membri più accreditati non possono che lasciare in ombra mere questioni di politica estera, in più casi liquidate con una semplice costatazione sugli scontri economici sino-americani destinati a diventare sempre più aspri.


Si aspetta, insomma, si freme per vedere gli esponenti del Partito entrare nella blindatissima Sala dell'Assemblea del Popolo a Piazza Tiananmen, cui i taxi dovranno avvicinarsi con i finestrini chiusi, per scongiurare il pericolo che qualche viaggiatore possa approfittarne per spargere "volantini reazionari".


Intanto Cai Mingzhao, portavoce del Pcc, annuncia che salvo sconvolgimenti sarà Xi Jinping il nuovo segretario generale, che lavorerà con il comitato permanente del Politburo, i cui membri saranno resi noti il 24 novembre, alla fine del Congresso. Scongiurato il pericolo della rimozione del pensiero di Mao dallo Statuto di Partito, si vocifera di una possibile democratizzazione delle procedure di selezione delle varie cariche (ben lontana, ovviamente, da ogni forma di suffraggio universale).


Tanta carne a cuocere, insomma, per la stampa cinese; eppure, sul web, la popolazione sembra accogliere in maniera ben più calorosa la rielezione di Obama alla Casa Bianca. Fosse dipeso da loro, per Romney non ci sarebbe davvero stata storia.


Da settimane, infatti, la vera star dei social network cinesi è un sosia del primo presidente afro-americano, che balla sulle note del tormentone "Gangnam Style" rimbalzando da un profilo all'altro ad aumentare la popolarità quella che è stata definita una vera e propria "Obamamania".

(immagine da: www.agi.it)

Simona Peluso


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