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VENEZIA, 08 APRILE 2013- Ai veneziani non ha convinto fin da quando è stato inaugurato. Uno sfregio in quel dipinto vivente che è Venezia. Il ponte della Costituzione, questo il suo vero nome, e l’architetto che l’ha concepito, Santiago Calatrava, sono ad oggi nei guai.[MORE]
Da quando l’11 settembre 2008 l’allora sindaco Massimo Cacciari lo battezzò, un po’ in sordina, il quarto ponte sul Canal Grande ha creato più problemi che altro. Così la Corte dei Conti, tenute in considerazione le denunce fatte dai cittadini, ha fatto richiesta danni di 3 milioni e 886 mila euro all’architetto catalano Calatrava. Quel ponte così moderno, tutto vetro e acciaio, oltre ad essere costato una cifra non indifferente alle casse dell’amministrazione pubblica (si parla di 11,3 milioni di euro), sembra non essere neanche troppo utile. Anzi, al contrario. Ci sarebbero circa cinquemila denunce al Comune di Venezia, citato per danni fisici provocati dalle cadute dei passanti. Inoltre non sarebbe per nulla funzionale per anziani e diversamente abili. I suoi gradini non faciliterebbero l’attraversamento, diventando così una barriera architettonica. Ma a far inviperire i veneziani è anche il fatto che i costi del ponte siano lievitati anno dopo anno. Il Comune affidò il progetto a Calatrava nel 1999 ma i lavori cominciarono solo nel 2003. I tempi di realizzazione erano stati stimati in un anno e mezzo, ma per il suo completamento il Ponte della Costituzione dovette attendere ben sei anni.
L’attuale sindaco Giorgio Orsoni ha precisato che il progetto non è stato voluto dalla sua amministrazione e che, anzi, il Comune si dichiarerà parte lesa.
Federica Sterza
Foto www.imgs.abduzeedo.com