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BRESCIA, 03 SETTEMBRE 2013 – Le indagini sull’omicidio di Marilia Rodrigues Silva Martins - la 29enne trovata morta venerdì sera a Gambara all’interno dell’ufficio in cui lavorava – potrebbero essere ad un punto di svolta. Infatti, nel corso della notte, i carabinieri hanno fermato per omicidio il datore di lavoro della ragazza, dopo un interrogatorio fiume.
Il racconto dell’uomo sembra non abbia convinto gl’inquirenti, coordinati dal pm Ambrogio Cassiani,. C. G. aveva dichiarato di aver visto la giovane donna per l'ultima volta giovedì scorso. In particolare, l’uomo ha sostenuto che - quel pomeriggio, alle 18 - avrebbe mandato un messaggio a Marilia per chiedere come andava il lavoro. A tale sms, lei avrebbe risposto: «Tutto tranquillo».
Dopo l’autopsia sul corpo della vittima - effettuata ieri - la conferma che la giovane era stata uccisa. Infatti, Marilia – incinta da qualche mese - è stata prima strangolata e successivamente colpita con un oggetto pesante. Poi il suo omicida ha ha provocato una fuga di gas al fine di mettere in scena il suicidio della ragazza.
Le ipotesi di reato a carico di Claudio Grigoletto sono quelle di omicidio volontario, tentativo di soppressione di cadavere e procurato aborto. Tuttavia, come ha confermato il colonnello Giuseppe Spina, Grigoletto non ha confessato. Per la Procura, il movente dell’omicidio sarebbe da ricercare nel fatto che la donna era, come più volte affermato, incinta. Infatti, secondo la Procura i due avevano una relazione e lui sarebbe il padre del bambino che la 29enne portava in grembo, anche se «non ci sono prove della paternità», puntualizza il procuratore di Brescia, Fabio Salamone, aggiungendo che «numerose testimonianze hanno contraddetto quanto da lui affermato. Aveva la necessità di eliminare il problema rappresentato dal fatto di essere il padre del bambino che la brasiliana aspettava. Grigoletto è infatti sposato e in questo periodo stava tentando di riordinare i rapporti famigliari con la moglie».
Il fermo di Grigoletto, che risulterebbe già essere stato condotto in carcere, è stato firmato dal pm titolare dell'inchiesta Ambrogio Cassiani.
(Aggiornato alle ore 13.30. Foto: lastampa.it)
Rosy Merola [MORE]
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