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BRESCIA - Ha avuto inizio sabato scorso l'insolita protesta degli operai stranieri che lavorano ai cantieri della metropolitana. I migranti, da nove scesi a sei e sospesi a 35 metri d'altezza, chiedono a gran voce un permesso di soggiorno. [MORE] A nulla è valso il tentativo d'incontro fatto dal Comitato popolare per la sicurezza e l'ordine pubblico che ha offerto loro un nuovo presidio in un luogo da stabilire e la promessa di un tavolo di lavoro coordinato dalla prefettura per far fronte alla questione della regolarizzazione.
"Vogliamo un permesso di soggiorno e non un miracolo" hanno ribadito quando intorno alla mezzanotte di ieri padre Caludio Toffari, in compagnia di un egiziano, è salito sulla gru per tentare di convicerli. E ancora oggi minacciano di buttarsi se qualcuno porverà a portarli a terra con la forza e soprattutto senza permesso di soggiorno. Un gruppo di sostenitori si è riunito sul posto per incoraggiare gli operai nella loro impresa.