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BRESCIA, 18 LUGLIO 2012- Blitz del Corpo forestale dello Stato a Green Hill, l'azienda situata a Montichiari in provincia di Brescia, balzata alla cronaca negli ultimi mesi per l'allevamento cani beagle destinati ai laboratori di vivisezione. Gli uomini della Forestale, a seguito alle operazioni di ispezione, hanno dato seguito al sequestro della struttura, così come disposto dalla Procura della Repubblica presso il tribunale ordinario di Brescia.
I 30 forestali impegnati (appartenenti ai comandi provinciali di Brescia, Bergamo e al nucleo investigativi per i reati in danno agli animali), insieme al personale della Questura di Brescia, stanno procedendo al sequestro di cani di razza beagle, sia cuccioli sia adulti, e dell'intera struttura composta da quattro capannoni, da uffici e relative pertinenze per un totale di circa 5 ettari. [MORE]
Tra i capi d'imputazione contestati, c'è anche quello quello di maltrattamento di animali, a causa del quale tre persone sono state iscritte nel registro degli indagati. Inoltre, è stato deciso di nominare i rappresentanti della Green Hill, congiuntamente al sindaco della cittadina lombarda e alla locale Asl, custodi giudiziari. Ciò comporterà l'obbligo di cura e alimentazione degli animali da parte dei suddetti.
"Grazie agli atti presentati dalle due associazioni è stata finalmente riaperta l'inchiesta giudiziaria sulle modalità di detenzione degli animali nella megastruttura. Ci auguriamo che gli accertamenti in corso, disposti dalla Procura, possano fare luce definitivamente sulle reali condizioni di vita degli animali rinchiusi nei padiglioni della struttura, in attesa della spedizione verso gli acquirenti, e sull'impossibilità di Green Hill di garantire il rispetto delle necessità fisiche e comportamentali dei cani, visti i numeri enormi di cui si parla", ha commentato Gianluca Felicetti, presidente della Lav (Lega antivivisezione).
Inoltre, Lega antivivisezione e Legambiente precisano che, "In questi mesi è all'esame del Senato la norma, già approvata dalla Camera dei deputati, che vieterebbe l'allevamento di cani, gatti e primati non umani per la sperimentazione, imporrebbe l'obbligo di anestesia e analgesia per i test e, vietando le esercitazioni belliche e didattiche con animali, sosterrebbe concretamente il ricorso ai metodi sostituivi della vivisezione. Alla luce di questi sviluppi giudiziari rivolgiamo un nuovo appello ai senatori affinchè l'articolo 14 della legge comunitaria sia finalmente approvato e possa essere di incentivo per la ricerca pulita, scientifica ed eticamente accettabile".
(Fonte: La Repubblica)
Rosy Merola