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TORINO, 26 GENNIAO 2012 – Partita all’alba di questa mattina una vasta operazione su scala nazionale della Polizia contro esponenti dei centri sociali, dell’area anarchica e dell’autonomia che hanno partecipato alle manifestazioni No – Tav che si sono svolte in Val di Susa nell’estate dello scorso anno. Sono 15 le province italiane coinvolte nelle quali sono in corso di esecuzione 26 ordinanze di custodia cautelare, una agli arresti domiciliari, quindici di obbligo di dimora e una di divieto di risiedere nella provincia di Torino. Gli arresti sono conseguenza dell’inchiesta della Digos della Questura di Torino e della Procura sulla guerriglia che si scatenò in Val di Susa il 27 giugno e il 3 luglio dello scorso anno nella quale rimasero feriti oltre 200 appartenenti alle forze dell’ordine. Resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento in concorso i reati contestati ai quali non si è aggiunto, secondo quanto dichiarato dalla Procura di Torino, la contestazione di reati associativi.[MORE]
Il blitz è scattato questa mattina intorno alle sei a Torino, in Val di Susa, in alcune città del Nord – Est del Piemonte, della Lombardia e di altre regioni italiane. L’operazione è coordinata dai pm Manuela Pedrotta e Giuseppe Ferrando sotto la supervisione del procuratore capo Giancarlo Caselli. Nel corso della mattinata lo scenario si è andato delineando e i vari protagonisti hanno preso posizione. Mentre gli agenti provvedevano a notificare le diverso ordinanze, sui siti No – Tav si dava conto, passo dopo passo, dell’andamento dell’operazione in corso e dei capi di imputazione contestati agli interessati. Perquisiti anche tre centri sociali nel torinese mentre venivano diffusi i primi nomi degli arrestati tra i quali figurano Guido Fissore, consigliere comunale di Villar Focchiardo, Tobia Imperato esponente di rilievo dell’area anarco insurrezionalista , Giorgio Rosetto uno dei leader del centro sociale Askatasuna di Torino. Nella tarda mattinata gli inquirenti hanno fatto sapere che nell’inchiesta sono coinvolte anche due persone che in passato hanno militato in organizzazioni terroristiche. Si tratta di Maurizio Paolo Ferrari, 66 anni cofondatore insieme a Renato Curcio delle Brigate Rosse, e Stefano Ginetti , 58 anni ex di Prima Linea.
Commenti positivi per l’esito dell’operazione contro le frange violente del movimento No – Tav arrivano da esponenti del Siap ( sindacato di polizia) che, attraverso le dichiarazioni del segretario provinciale Michele Cerviere, esprime tutta la propria soddisfazione. Anche il procuratore capo Giancarlo Caselli è intervenuto sulla vicenda dichiarando nella conferenza stampa di questa mattina che gli attacchi agli agenti di polizia avvenuti nel corso degli scontri di Chiomonte della scorsa estate non sono stati “ estemporanei e frutto di improvvisazione “ ma “ azioni coordinate sul posto e organizzate “. Nel mentre ha anche sottolineato che l’operazione svolta stamane era mirata a colpire “ singoli soggetti che si sono resi responsabili di azioni contro la legge “ quindi non si può parlare di “ azione contro la Val di Susa, il movimento contrario all’alta velocità o contro quelle mobilitazioni che si svolgono entro i confini della legge “ . Per tutta risposta il movimento No- Tav ha indetto per questa sera una fiaccolata per le strade di Bussoleno ( To ) per protestare contro gli arresti effettuati oggi. La decisione è stata presa durante un’assemblea al presidio permanente di Vaie. Dopo quanto successo salgono i timori che la manifestazione di protesta in programma sabato a Torino assuma i contorni di una rappresaglia contro le forze dell’ordine.
Daniela Dragoni