Berlusconi: "Se non c'è maggioranza elezioni solo alla Camera" e attacca ancora giornalisti e Rai
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Berlusconi: "Se non c'è maggioranza elezioni solo alla Camera" e attacca ancora giornalisti e Rai

domenica 14 novembre, 2010

ROMA – Dopo il silenzio dei giorni scorsi, in seguito alla fuga dalla conferenza stampa del G20 in Corea, torna a parlare Berlusconi e lo fa a modo suo, irrompendo telefonicamente durante una manifestazione in suo sostegno.
Il Premier è a tutto campo contro i finiani e descrive la situazione di crisi come una “manovra di palazzo” attaccando indirettamente Fini: “professionisti della politica, ormai vicini all'età in cui grandi leader come Bush e Blair scrivono le loro memorie, che possono aspirare alla presidenza del Consiglio o della Camera solo attraverso decisioni di palazzo quindi agendo come se la gente non esistesse. Ma questa non è democrazia, è solo partitocrazia”.[MORE]
Aggiungendo poi che ha la sicurezza assoluta di avere la fiducia sia alla Camera che al Senato e se si dovesse verificare che alla Camera non ci sia la maggioranza, allora si andrà a votare solo per quel ramo del Parlamento.
Dopo questa “sua” visone politica della crisi, il Premier ha nuovamente fatto un affondo sia contro le opposizioni che contro i giornalisti e la Rai.
Per quanto riguarda il primo ha rispolverato il suo vecchio slogan del ’94, quando parlava di pericolo per la libertà degli italiani qualora la sinistra vincesse le elezioni.
Poi l’invito a non comprare i giornali e a non leggerli (ovviamente sono esclusi dalla lista Libero e Il Giornale) e l’affondo alla Rai: “E' una cosa indegna avere una tv pubblica di questo tipo. -. La maggioranza degli italiani è con noi e non si lascia turlupinare dai programmi Tv offensivi che paghiamo tutti noi.”.

Nuove polemiche dopo dichiarazioni di Berlusconi

Ogni volta che il Premier parla inevitabilmente crea polemiche e risentimenti e il primo a commentare le sue dichiarazioni è stato proprio Italo Bocchino che ha riferito di un “Escamotage” aggiungendo subito dopo: “Il premier di dimetta!”.
Il vice presidente del Senato ed esponente del Pd, Vannino Chiti, ricorda come nella stessa situazione in cui si trova ora Berlusconi, nel passato anche Prodi si dimise.
Per ultimo l’intervento di Casini che chiede a gran forza un “atto di responsabilità” a Berlusconi “dando le dimissioni”.
 


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