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MILANO, 09 FEBBRAIO 2012- La Bce ha deciso di lasciare invariato il costo del denaro, non apportando modifiche al tasso di riferimento che rimane all'1%. A confermarlo, Mario Draghi al termine del Consiglio direttivo, "Non abbiamo discusso di una eventuale modifica dei tassi di interesse. Gli indici disponibili confermano primi segnali di stabilizzazione dell'attività economica ma a basso livello. Le prospettive restano incerte". Lasciato invariato anche il tasso sui depositi, allo 0,25%, e quello marginale, all'1,75%.
Il presidente della Bce continua dicendo che, "Il IV trimestre è stato debole nell'area dell'euro ma le indagini e i dati in nostro possesso ci indicano che è in corso una stabilizzazione dell'attività economica a un livello abbastanza basso. Pesano molto le incertezze dell'economia mondiale e le tensioni sui mercati".
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Draghi aggiunge, inoltre, che, "L'inflazione resterà sopra il 2% per alcuni mesi, per poi scendere sotto il 2%, ovvero il target della politica monetaria della Bce che continuerà a sostenere il funzionamento del sistema del credito e della finanza nell'area Euro". E, date le circostanze, il presidente della Bce ha sottolineato che bisognerebbe "ridurre la rigidità e introdurre più flessibilità nel mercato del lavoro. Tutti i governi dell'area dell'euro devono inoltre fare il possibile per garantire l'equilibrio di bilancio e il rispetto degli impegni per il 2012. Servono riforme strutturali e rigore nel risanamento dei budget per garantire la sostenibilità e la crescita".
(Fonti: Ansa, Adnkronos. Fotogramma: ilsussidiario.net)
Rosy Merola