Attentato a una moschea sciita, 20 vittime: Isis rivendica la strage
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RYAD (ARABIA SAUDITA), 22 MAGGIO 2015 – Anche se la rivendicazione è avvenuta per mezzo degli account Twitter controllati dall’Isis e, quindi, attende di essere confermata, sembra che l’autore della strage della moschea sciita di Kudeih, nell’est dell’Arabia Saudita, sia proprio lo stato islamico.
Gli attentatori hanno scelto di colpire durante la preghiera del venerdì quando, all’interno dell’edificio, vi erano centinaia di fedeli occupati nei riti sacri. Al momento, il bilancio conta 20 morti e oltre 50 feriti. L’esplosione sembrerebbe avvenuta per mano di un kamikaze che si sarebbe dapprima infiltrato e poi fatto saltare in aria. [MORE]
Su Twitter, è stato anche fatto il nome di Abu Amer al-Najdi, individuandato dagli stessi membri dell'Isis come il kamikaze che si è fatto esplodere sulla moschea. Sempre su internet, i miliziani hanno annunciato “altri giorni bui”, almeno fino a che gli sciiti non “saranno cacciati dalla Penisola Araba”. A preoccupare maggiormente è anche il fatto che si tratti del primo attacco da parte dell’Is nel territorio dell’Arabia Saudita. Nella provincia orientale di Quatif, la popolazione sciita costituisce una minoranza (si tratta circa del 15% del totale): nel passato, sono state diverse le denunce da parte di questa comunità, stretta dalla maggioranza sunnita e vittima di discriminazioni e violenze.
(foto: rt.com)
Sara Svolacchia