Aspettando Papa Francesco. La storia della Madonna di Bonaria
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CAGLIARI, 21 SETTEMBRE 2013 – Domenica 22 settembre è il giorno in cui Papa Francesco giungerà in Sardegna per visitare il Santuario di Nostra Signora di Bonaria, luogo in cui si venera un’icona mariana che possiede una storia davvero particolare.
Si narra, e le carte dell’epoca possono confermarlo, che nel marzo del 1370 una nave partita dalla Catalogna si trovò nel bel mezzo di una tempesta nei pressi del Golfo di Cagliari. I marinai, terrorizzati, iniziarono a gettare in acqua il carico che stavano trasportando, nella speranza di alleggerire il mezzo e riuscire a manovrarlo con maggior facilità. Nel momento in cui finì in acqua una pesante cassa lignea dal contenuto ignoto, la burrasca si calmò e l’equipaggio ebbe salva la vita. La misteriosa cassa il 25 marzo del 1370 approdò in una piccola spiaggia cagliaritana, e non solo risultò essere pesantissima, ma nessuno degli abitanti presenti sul posto fu in grado di aprirla. Giunsero in spiaggia i frati mercedari, che risiedevano nel convento della piccola chiesa situata sul colle a ridosso del mare. Essi riuscirono a sollevare il misterioso contenitore, ad aprirlo e a scoprire che al suo interno era custodita una magnifica statua della Madonna con Bambino che, stretta in mano, teneva una candela. [MORE]
L’icona venne traslata nella Chiesa e collocata in un altare laterale. Nonostante ciò, ogni mattina i frati la ritrovavano posizionata al centro dell’altare maggiore. Credendo che qualcuno, devoto alla Vergine giunta dalle acque, avesse spostato la statua nel cuore della notte, i confratelli decisero di posizionarla nuovamente nella cappella laterale e di vegliare affinché nessuno, nelle ore notturne, potesse sistemarla alle spalle dell’altare maggiore. Benché essi fossero in chiesa a vigilare, a un certo punto, la Madonna di Bonaria tornò nel punto preciso in cui fu ritrovata nei giorni precedenti. I frati capirono il messaggio che la Vergine stava inviando loro, e la lasciarono nel luogo che Lei aveva scelto e in cui si trova tutt’oggi.
Accanto alla piccola chiesetta un tempo intitolata alla Trinità e alla Vergine, fu costruita una chiesa più grande, intitolata a Nostra Signora di Bonaria, protettrice dei naviganti nonché, dal 1908, patrona massima della Sardegna per volere del Papa San Pio X.
Vanna Chessa