Area C, scoppia la rabbia dei residenti e dei commercianti
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MILANO, 10 GENNAIO 2012- Se da tre giorni, grazie al vento che ha spazzato un po' via le polveri sottili, portando sotto la soglia d'allarme il livello di Pm10 a Milano, che a così deciso di sospendere le misure previste dall'ordinanza del Comune, l'aria che si respira, comunque, rimane pesante. Pomo della discordia è l'Area C, che sta diventando l'area dei veleni. [MORE]
Infatti,ieri sera nel centro comunale di corso Garibaldi, è scoppiata la protesta dei residenti nella Cerchia dei Bastioni, nel corso della prima presentazione pubblica del pedaggio in Zona 1, ad opera dell'assessore all'Ambiente della giunta Pisapia, Pierfrancesco Maran. Tuttavia, per l'assessore, questa si è rivelata un'impresa quasi impossibile cisto che, già alle nove di sera, dalle oltre 400 persone presenti all'assemblea, si sono alzate urla come "Buffoni" o "Vergogna", spintoni, pugni sbattuti sul tavolo. Così, per cercare di ripristinare un po' la calma, si è dovuto procedere ad interrompere l'assemblea per circa un'ora, con Pierfrancesco Maran costretto a parlare fuori, all’aperto nel cortile.
Naturalmente, tutto ciò è stato solo il culmine di settimane di proteste da parte dei residenti del centro contro Area C, che sono arrivati sul tavolo del presidente del consiglio di Zona 1, Fabio Arrigoni (Pd), il quale ha dichiarato, "Capisco le lamentele sollevate in questi giorni, sarebbe stato più equo prevedere per chi abita in centro l’ingresso gratuito nei varchi vicino a casa, e solo in quelli, anziché i 40 accessi omaggio l’anno". Sottolinea il portavoce delle 1.500 famiglie del movimento «Residenti no charge», Luca Scalmana, "Vogliamo rientrare in casa senza dover guardare l'orologio. Non vogliamo essere discriminati". Scalmana aggiunge che, "nessuno immaginava che sarebbe stata fatta in questo modo assurdo". Per i residenti, molti dei quali hanno già presentato ricorsi al Tar, "È inconcepibile dover pagare per rientrare in casa propria". Ad aggiungersi al coro di proteste dei residenti, anche i commercianti, "Ci farete fallire", hanno urlato alcuni di essi.
L’assessore Maran, attonito per "tanta rabbia e violenza verbale", dopo la suddetta agli ascoltatori ha cercato di stemperare gli animi dicendo, "È una sperimentazione, in futuro si può cambiare. "Nei prossimi due mesi studieremo migliorie per i residenti".
Tuttavia, anche se è poco probabile che la giunta Pisapia faccia marcia indietro sull'Area C, di certo non potrà non tener conto di questa "rivolta".
(Fonti: Corriere della Sera, La Repubblica)
Rosy Merola