Milano, la proposta "shock" di Berlusconi: Restituiremo l'Imu 2012
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MILANO, 03 FEBBRAIO 2013 – Nel corso del suo intervento presso il centro congressi della Fiera Milano City, Silvio Berlusconi lancia quella che lui stesso ha definito una proposta ‘shock’: “Nel primo consiglio dei ministri faremo un provvedimento per la restituzione dell'Imu sulla prima casa pagata dai cittadini nel 2012, aggiungendo che, “Le famiglie italiane saranno rimborsate come risarcimento ad un'imposizione sbagliata. Sarà un atto di ricucitura, un atto simbolico ma concretissimo che apra una nuova pagina che riporti i cittadini ad avere fiducia nello Stato”.
Il leader del Pdl, ironizzando sul suo ruolo futuro, puntualizza, “Sarò io, come ministro dell'Economia, a restituire agli italiani i soldi dell'Imu. Se Angelino Alfano mi confermerà al ministero”. Poi, proseguendo il suo affondo sulla tassa tanto invisa agl’italiani dichiara, "L'Imu sulla prima casa è il tratto più dissennato del governo tecnico che ha dato il via alla crisi perchè la prima casa non si deve toccare, si è toccato il fattore psicologico che è il primo fattore di crisi". Così Silvio Berlusconi, a Milano, ribadendo che se vince toglierà l'Imu, l'Irap e l'Iva con un piano "poderoso". [MORE]
Per il leader del Pdl, "E' un dolore dirlo ma oggi il rapporto di fiducia del cittadino verso lo stato è in grave crisi, turbato da scandali recenti causati da qualche mestierante della politica, da un clima di intimidazione verso contribuente e dal sovvertimento della volontà elettori con governo tecnico". E ancora, “Dopo Monti siamo dentro una spirale recessiva fatta della caduta dei consumi, troppe tasse, poco investimenti e un aumento della disoccupazione. E' indispensabile invertire la rotta gli altri”.
E le risorse per restituire i soldi dell’Imu agl’italiani, ovverosia 4 miliardi di euro, il Cavaliere assicura che questi si otterranno su diversi fronti,"Chiuderemo l'accordo con la Svizzera - spiega - per la tassazione delle attività finanziarie detenute in quel paese da cittadini italiani: il gettito è una tantum di 25-30 mld e poi all'anno un flusso di 5 mld. E poi taglieremo i costi della politica, dimezzeremo il numero dei parlamentari, aboliremo del tutto il finanziamento pubblico per i partiti”. Concludendo con la sua ricetta: “Meno tasse sulle famiglie, meno tasse sul lavoro, uguale più consumi e più posti di lavoro”.
(fonte: La Repubblica)
Rosy Merola