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ROMA, 22 NOVEMBRE 2012 – Primo arresto per gli scontri di questa notte nel pub Drunken Ship di Campo de' Fiori. Si tratterebbe di un tifoso della Roma, accusato di aver partecipato insieme ad un'altra cinquantina di persone, all'aggressione contro i tifosi del Tottenham nel locale romano. Diversamente da quanto ipotizzato in un primo momento dalla polizia, sembrerebbe che la rissa non sia scoppiata per motivi esclusivamente calcistici.
Questa sera si disputa il match Lazio-Tottenham all'Olimpico, motivo per il quale in un primo momento gli inquirenti avevano ipotizzato un'aggressione da parte degli ultras laziali ai tifosi della squadra avversaria. In base alle ultime indagini, invece, le forze dell'ordine stanno valutando l'ipotesi di un movente razziale all'origine dell'aggressione. Alcuni testimoni hanno infatti riferito di cori contro “gli ebrei” durante la rissa (il Tottenham è la squadra del quartiere yiddish di Londra, ed è considerata la squadra degli ebrei della capitale britannica). Non si esclude che al raid abbiano partecipato tifosi di più squadre, ma per il momento gli investigatori stanno rivolgendo le indagini sia tra gli ambienti ultras che tra gruppi razzisti collegati a varie tifoserie calcistiche.[MORE]
Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha riferito alle agenzie di non avere dubbi sui tifosi della sua squadra. «I tifosi della Lazio non c'entrano niente con quello che è successo stanotte a Campo de' Fiori», riferisce Lotito, annunciando che «sui veri responsabili ci saranno sorprese». Anche la società in una nota dichiara che i tifosi laziali non c'entrano con l'accaduto. «La Lazio – si legge nel comunicato - in relazione agli episodi di teppismo accaduti nella notte attribuito da alcuni organi di stampa alla tifoseria ultrà biancoazzurra, precisa che gli aggressori si sono presentati nel locale indossando caschi che ne hanno impedito, allo stato, il riconoscimento, per cui attribuire loro appartenenza alla tifoseria della Lazio è affermazione destituita di ogni fondamento». «I tifosi della Lazio – continua la società - hanno dimostrato negli ultimi tempi di avere totalmente abbandonato manifestazioni di vigliacca e gratuita violenza fisica, come sono state quelle verificatesi la notte scorsa».
Sulla vicenda interviene anche il Viminale, esprimendo una ferma condanna dell'aggressione e sottolineando che il raid di questa notte «nulla ha a che vedere con lo sport». Aggressione verso la quale è necessaria «una decisa presa di distanza da parte di tutti, nell'auspicio che presto si arrivi ad identificare i responsabili».
Sono sette i tifosi feriti durante gli scontri, tutti inglesi tra i 20 e i 60 anni. Uno di loro, in condizioni più gravi, è tutt'ora ricoverato al San Camillo e nelle prossime ore potrebbe essere sottoposto ad un intervento chirurgico.
Serena Casu
(Foto di Matthew Barker, da www.ibtimes.co.uk)